Evento Presepe di Tursi – XVII edizione. Uno dei più grandi e storici presepi viventi della Basilicata, in grado di attrarre ogni anno diverse migliaia di persone, per una serata magica in un evocativo percorso, tra rievocazioni di antichi mestieri, centurioni e Re Magi. Nell’antica Rabatana di Tursi il 26-27-28 dicembre 2017, dalle ore 17,30 alle ore 21,30, la rappresentazione vivente della Natività. Appuntamento atteso e consolidato dell’inverno lucano che rianima il quartiere arabo-saraceno, in grado di richiamare nell’immaginario l’incanto della Betlemme di duemila anni fa.
Alla realizzazione partecipano ben oltre 100 figuranti in costume, collocati negli angoli più suggestivi della Rabatana, preziosa perla storico-architettonica e paesaggistica della comunità tursitana e regionale, per questo la Regione Basilicata ha avviato l’iter per la candidatura a Patrimonio dell’Unesco.
L’idea di un evento legato al presepe nasce dal desiderio di far rivivere i personaggi del presepe in pietra di Altobello Persio da Montescaglioso, prima metà del XVI sec. d.C., custodito nella cripta della Chiesa di Santa Maria Maggiore, proprio nell’antico e ultra millenario rione di Tursi. La Rabatana è stata fonte di ispirazione del grande Albino Pierro (Tursi, 1916 – Roma, 1995), poeta italiano di Tursi, candidato negli anni ’80 al premio Nobel per la Letteratura, che l’ha decantata con la celeberrima ‘A Ravatène.
L’evento è organizzato dalla locale Pro Loco, in collaborazione con la Parrocchia Cattedrale “Maria SS. Annunziata” e con l’Amministrazione Comunale di Tursi, con il patrocinio dei Parchi Letterari Italiani e della Società Dante Alighieri.
I visitatori potranno fruire gratuitamente del servizio navetta per raggiungere in sicurezza e ordinatamente la Rabatana, dalle ore 16,30 alle ore 21,00. La partenza è in viale Sant’Anna, nella piazzetta Fratelli Conte. Per informazioni: Franco Ottomano (333.6401629) e Maria Pia Gentile (393.5075038) o visitare il sito internet www.presepeviventetursi.it
Il presidente della Pro Loco di Tursi Franco Ottomano: “Ogni anno il presepe vivente richiede tanto impegno, sacrifici e lavoro, ma tutto ciò viene ripagato dai visitatori, ci auguriamo sempre più numerosi, quando ci manifestano il loro disinteressato apprezzamento per questo evento che, con tanti volontari, portiamo ormai avanti da diciassette edizioni”.