Dopo la pausa pasquale, all’Itset “M. Capitolo” di Tursi riprendono l’ordinaria attività didattica e una serie di eventi che vedono gli studenti confrontarsi con problematiche di attualità. Mercoledì 20 aprile, alle ore 11, nell’auditorium dell’Istituto, gli alunni delle classi prime e seconde hanno incontrato vari esponenti della società civile impegnati nella lotta contro l’usura, una conseguenza incresciosa della presente crisi economica, “ma anche di un’inadeguata capacità di pianificazione finanziaria che produce un indebitamento incontrollabile”.
L’appuntamento è scaturito dalla presentazione del libro “La mano nera: L’usura raccontata da chi è caduto nelle mani di strozzini e clan” di Luigi Ciatti e Salvatore Giuffrida. Tra i partecipanti Angelo Festa, Michele Cusato e Danilo Lentin. Lo stesso Ciatti e gli altri ospiti presenti hanno evidenziato “l’importanza per gli usurati di rompere il muro dell’isolamento, vincere il senso di vergogna e comunicare la propria condizione di difficoltà, facendo capo alle tante associazioni che offrono loro aiuto, anche se talvolta non trovano soluzione ai loro problemi e pongono fine alla propria esistenza”. Nel corso del dibattito, vi è stata anche la toccante testimonianza di una vittima di usura che, in maniera sofferta, ha narrato la sua vicenda personale. I relatori, inoltre, hanno condiviso l’idea che la scuola sia uno dei luoghi privilegiati nel quale far germogliare il seme della legalità, del rispetto delle regole, della consapevolezza di essere membri tutelati di uno stato democratico che è provvisto di una legislazione appropriata e che mette in atto ogni sorta di misura per sostenere i cittadini vittime di criminali senza scrupoli.
La Dirigente Rosa Schettini ha introdotto l’incontro e ha quindi sottolineato “la necessità che i giovani imparino a padroneggiare ogni situazione nelle loro vite da adulti, per non divenire vittime di dipendenze, perché l’usura in ultima analisi è la conclusione deprecabile di una non appropriata valutazione dei rischi della gestione delle proprie risorse finanziarie. La lotta all’usura rientra in tutte quelle forme di tutela della dignità umana, la cui integrità è continuamente compromessa; la scuola in primis deve educare al discernimento, alla ponderazione, alla cauta valutazione di opportunità che possono rivelarsi rischi irreversibili per l’individuo. Niente e nessuno devono negare a questi di poter vivere una vita appagante libera da ogni sorta di assoggettamento”.
Anche gli allievi, che in precedenza avevano letto il libro e ne avevano discusso in classe, sono intervenuti con quesiti pertinenti, dimostrando interesse e partecipazione, con le docenti Teresa Crispino, Carmelinda Bonavita, Maria Ranaldo, Grazia Vitelli, Lina Pizzolla, che hanno stimolato approfondimenti, sollecitato riflessioni, chiarito dubbi sull’argomento.