Atella. Al You Farm International, promosso dalla Bayern, due cortometraggi prodotti in Basilicata sono fra i primi dieci, ed ora sono al vaglio per la classifica definitiva. La premiazione avverrà a Canberra, capitale dell’Australia. Piena soddisfazione viene espressa dalla produzione dei corti, la AgriLife Channel con sede a Roma, Bologna ed Atella, che da tempo si muove nella produzione di programmi in rete riguardanti eventi culturali in Italia e in Europa, e negli ultimi tempi in particolare con tematiche legate all’agricoltura e all’ambiente.
“Il concorso – sottolinea il responsabile Gerardo Graziano – era rivolto a documentari della durata di tre minuti aventi come tema l’agricoltura famigliare. Abbiamo candidato il documentario con la storia del giovane Stefano della Valle dei Cavalli (Atella) e quello più divulgativo della Fattoria Villa delle Rose di Monticchio”.
Il corto Stefano’s Big Family (La grande famiglia di Stefano) ripercorre il ritorno alle origini di Stefano, con una passione arcaica che scorre nelle sue vene. Dopo alcune esperienze anche all’estero, a 18 anni Stefano decide di tornare in Basilicata, nelle fattoria di famiglia. Cavalli, mucche, cani, uccelli, accanto al suo papà e molti altri amici che rappresentano la sua nuova famiglia. Una grande famiglia, nel segno dell’amore per la terra, della natura, degli animali. “Abbiamo lasciato “voci” e suoni dell’ambiente in cui vive – dice Graziano – ed utilizzato solo musica di sottofondo proprio per lasciare libero e puro l’ascolto di ciò che accadeva intorno. Il buon inglese di Stefano ci ha permesso di non sottotitolarlo.
A modern family farm (Una moderna fattoria famigliare) racconta invece di Incoronata e di suo figlio, della loro fattoria e di come viene condotta in maniera moderna e differente dagli stereotipi e dalla tradizione delle nostre terre, offrendo diverse attività e servizi ai loro ospiti. Villa delle Rose è anche una fattoria didattica, con produzioni proprie in cui tutta la famiglia è impegnata nell’azienda agricola: dalla cucina alla cura degli ospiti di cui è responsabile il figlio Raffaele. Di questa realtà si è voluto raccontare la modernità dell’approccio all’agricoltura in una maniera non abusata, in uno scenario naturale qual è Monticchio che rimane (nonostante tutto) unico ed impareggiabile.
Armando Lostaglio