E’ il 22 marzo 2017 quando l’ITSET ‘Capitolo’ di Tursi, primo istituto scolastico nella provincia di Matera, diviene scuola “debullizzata”, un neologismo che manifesta con grande espressività il desiderio di liberarsi da un fenomeno socio-culturale fuorviante che intacca i rapporti interpersonali soprattutto tra i più giovani. E’ proprio negli della scuola che i ragazzi considerano la sopraffazione e la violenza ideali da perseguire: il fenomeno delle baby gang, oggi alla ribalta delle cronache, sembra la naturale prosecuzione delle devianze che alcuni adolescenti vivono nel loro primo percorso di vita.
Il 24 gennaio 2018 si ritorna sull’argomento con un incontro organizzato da Grazia Vitelli docente di lettere; la manifestazione che ha luogo presso l’Auditorium dell’Istituto è rivolto in particolare agli alunni di tutte le classi prime e 2° e 4° turismo. All’incontro formativo dal titolo “Bullismo e Cyberbullismo”, prendono parte le due esperte Antonietta Pitrelli e Ilenia Vallinoto che affrontano il tema da un punto di vista giuridico la prima e psicologico la seconda, dando un valido contributo a decifrare situazioni relazionali che hanno assunto una dimensione fortemente contrastiva con l’attività didattica.
“Gli allievi ed i docenti dell’ITSET – dichiara Grazia Vitelli – continuano a dire no al bullismo inteso come prevaricazione in tutte le sue forme subdole o scopertamente dichiarate che siano; quotidianamente facciamo sì che la vita scolastica si svolga secondo chiare regole condivise quali il rispetto verso se stessi e verso gli altri, l’autostima, il controllo delle emozioni espresse in maniera costruttiva, un uso consapevole della tecnologia e dei social network, mantenendo in ogni occasione un filo diretto con le famiglie”.
Nell’attività di conoscenza di tali dinamiche è di fondamentale importanza il ruolo svolto dagli esperti del settore che divulgano presso i giovani la consapevolezza di situazioni rischiose per la loro salute fisica e mentale e le strategie per venirne fuori.
“E’ da tempo che l’ITSET affronta questi fenomeni con misure adeguate di contenimento e prevenzione – commenta il Dirigente Angelo Castronuovo -, ci sembra fondamentale avere con i ragazzi un dialogo basato sulla fiducia reciproca; il nostro obiettivo è far sì che gli alunni stabiliscano rapporti sani e rispettosi tra loro che li facciano star bene. Il ruolo dell’adulto/educatore è di monitorare e vigilare sulla vita scolastica, individuare così le criticità e supportare le personalità più fragili per tutelarne il corretto processo educativo”.