Si è tenuta mercoledì mattina alle ore 11, nell’Auditorium dell’I.T.S.E.T. “M. Capitolo” di Tursi uno dei quattro incontri programmati per promuovere lo “sportello della legalità antiracket e antiusura”, istituito dalla Camera di Commercio di Matera che si avvale dell’esperienza della Fondazione lucana antiusura Mons. Vincenzo Cavalla, dell’Associazione antiracket e antiusura Famiglia&Sussidiarietà e delle associazioni di categoria (Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, CNA), con lo scopo di contrastare la criminalità economica e aiutare le imprese a rischio di estorsione e usura a reinserirsi nell’attività produttiva.
Al convegno erano presenti la prof. Lucia Lombardi, dirigente scolastico dell’Istituto “M. Capitolo”, e il prof. Piero Santacesarea, docente di Diritto ed economia che ha coordinato i lavori; la dott.ssa Maria Gerarda Bonelli, membro del consiglio della Camera di Commercio, la dott.ssa Marina Festa dell’associazione Famiglia&Sussidiarietà, don Basilio Gavazzeni, presidente della Fondazione “Mons. Vincenzo Cavalla”.
La dirigente Lombardi, ha ripreso le parole di Antonino Caponnetto “La mafia teme la scuola più della giustizia, l’istruzione toglie l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa”, e sottolineato l’importanza che la Scuola, dalla Primaria fino alla Secondaria di Secondo grado, ha nell’educare i giovani alla legalità come mezzo di contrasto dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata, utile alla diffusione di una cultura per costruire una cittadinanza consapevole.
La dott.ssa Bonelli ha sottolineato l’importanza delle Camere di Commercio nel creare attività che promuovono la legalità e con lo sportello l’obiettivo è l’ascolto di quelle imprese indebitate per evitare loro di cadere nell’usura. Presso lo sportello, gli imprenditori in difficoltà, potranno ricevere consulenza, tutela, ascolto, aiuto, prevenzione e contrasto di usura e racket, con un invito esplicito “Alza la testa! Non sarai mai solo’’.
Presente tra il pubblico Angelo, Festa dell’Adiconsum Basilicata, che nel suo intervento cita le parole di Papa Francesco «L’estendersi della precarietà, del lavoro nero e del ricatto malavitoso fa sperimentare, soprattutto tra le giovani generazioni, che la mancanza di lavoro toglie dignità, impedisce la pienezza della vita umana e reclama una risposta sollecita e vigorosa», per sottolineare l’importanza della legalità anche nel lavoro.
Alcune ragazze dell’istituto hanno illustrato le società creditizie con i vari strumenti di credito per imprese e consumatori, il tasso usuraio ed il reato di usura.
Hanno concluso Marina Festa e don Basilio Gavazzeni, illustrando l’impegno, l’operato e l’esperienza dell’associazione Famiglia&Sussidiarietà e della Fondazione Mons. Cavalla a sostegno di famiglie ed imprese che in qualche modo si sono trovate coinvolte nelle maglie insidiose di persone e gruppi che delinquono, per avidità di denaro.
È stato distribuito ai presenti un opuscolo con tutte le informazioni utili sullo sportello per la legalità che contiene indicazioni per evitare l’usura e le otto regole antiracket.
Donato Fusco