
TURSI – Mons. Francesco Antonio Cuccarese (Tursi, 8 marzo 1930-Roma, 11 marzo 2025), Arcivescovo emerito di Pescara-Penne, riposa da sabato sera (15 marzo) nella cappella di famiglia del cimitero di Tursi, com’era suo espresso desiderio. Nella mattinata di venerdì l’arrivo nella cattedrale dell‘Annunziata e alle ore 10,30 di sabato le esequie, presiedute, su invito di mons. Vincenzo Carmine Orofino (San Severino Lucano, 8 luglio 1953), vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro dal 28 aprile 2016, da mons. Rocco Talucci (Venosa, PZ, 6 settembre 1936), arcivescovo emerito di Brindisi-Ostuni dal 20 ottobre 2012, e con mons. Francesco Sirufo (Castelluccio Inferiore, PZ, 1° gennaio 1961), arcivescovo di Acerenza dal 20 maggio 2016, oltre a una folta presenza del clero dei comuni della diocesi, con suore e diaconi, e una buona partecipazione popolare della comunità tursitana, che ben conosceva, stimava e amava da sempre il presule, anche “Cittadino Benemerito” del paese natale, con cerimonia del 18 aprile 2004.
Al lato della navata laterale, i due gonfaloni dei comuni di San Giorgio Lucano e di Tursi, presenti i rispettivi sindaci Giuseppe Antonio Domenico Esposito e Salvatore Cosma, che alla fine è intervenuto per un saluto istituzionale a nome dei sindaci della Diocesi, e altre autorità civili, comunali e regionali, oltre ai familiari (vivono a Tursi tre sue sorelle Cuccarese, Ninetta, Agata e Carmela e il fratello Domenico, con la famiglia), per loro ha preso la parola Angela Sassone, nipote del monsignore, che ha voluto ringraziare con affetto proprio tutti, al termine della suggestiva cerimonia funebre, intervallata dai canti del coro della Cattedrale. Il messaggio di vicinanza e di benedizione apostolica del Cardinale Pietro Parolin, della Segreteria di Stato della Santa Sede, a nome di Papa Francesco, è stato letto da don Mimmo Buglione, attuale vicario generale della diocesi, che ha poi citato diversi altri messaggi pervenuti da altre sedi, vescovi e vicari lucani e di fuori regione, tra gli altri da Pescara-Penne, Caserta, Molfetta, Melfi, Matera-Irsina.
Intensa anche di pensieri grati e teneri ricordi l’omelia di mons. Mons. Talucci, già vescovo di Tursi-Lagonegro (1988-2000), che ha rivelato di celebrare con il pastorale di mons. Cuccarese, “con la sua giovialità che veniva dall’intimo sorriso fraterno”, rievocando le non rare occasioni delle loro frequentazioni, dai tempi del seminario e poi il post-terremoto, lui parroco e Don Franco vescovo, “con l’impegno, il prodigarsi per le casette prefabbricate e le altre opere di carità con sacrifici, e anche con qualche (esterna )incomprensione”, e ancora il viaggio nelle Filippine in occasione della Giornata mondiale della Gioventù (1995), entrambi presuli, “e oggi il funerale cristiano ci dice che ha raggiunto la sua pienezza”, nell’anno del Giubileo, “siamo pellegrini in cammino verso Dio”.
La cerimonia si è conclusa con il corteo che ha raggiunto Ponte Petrilli, subito dopo un applauso triste ha salutato il carro funebre che si è allontanato nella salita del cimitero, diretto a Sammaselle.
Mons. Francesco Cuccarese è deceduto a 95 anni nell’ospedale Columbus di Roma, dopo una lunga malattia. Ordinato sacerdote il 19 luglio 1953, fu parroco a Teana e a San Giorgio Lucano, oltre che Vicario Generale della Diocesi di Tursi-Lagonegro; nominato vescovo nel 1979, fu destinato all’arcidiocesi di Acerenza e dal 1987 a Caserta, infine a Pescara Penne dal 1990 al 2005. Raggiunti i limiti di età, è stato nominato canonico del capitolo della basilica di San Pietro in Vaticano. Autore di parecchie pubblicazioni, tra le altre “In cammino”, notevole sintesi del personale impegno e del percorso vitale e di fede, di una esistenza dedicata al servizio della Chiesa. Ma era anche un predicatore luminoso, autorevole e intimamente ispirato, destinato a rimanere nella memoria. Nella cattedrale dell’Annunziata, dove mons Francescantonio Cuccarese ricevette anche l’ordinazione episcopale, si conserva l’organo che egli ha donato nel 2005, quando la chiesa fu riaperta al culto dopo il devastante doppio incendio che distrusse tutto nel 1988. Mons. Cuccarese (1930-2025) e mons. Giacomo Casciano (2 ottobre 1439-?) sono gli unici vescovi nati a Tursi, nella storia ultra millenaria della nostra città.
Salvatore Verde ©


