Cinema. In Portogallo Soria declama Pierro alla Festa do Cinema Italiano

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Intensi frammenti tursitani nel focus di promozione del cinema lucano in Portogallo. È accaduto nell’importante “81/2 Festa do Cinema Italiano” (http://www.festadocinemaitaliano.com/), svoltosi nei giorni scorsi a Lisbona. L’appuntamento è stato senza dubbio un’opportunità rilevante per la Basilicata, “una regione affascinante ma poco conosciuta”, hanno scritto gli organizzatori del festival cinematografico.

Nata dalla collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Lisbona e con la Lucana Film Commissione, era presente il direttore Paride Leporace, la rassegna ha ospitato tra gli altri l’attore e regista Rocco Papaleo, del quale è stato proiettato il premiatissimo Basilicata coast to coast (105’min.,  2010). Ma il numeroso pubblico, che ha gradito e apprezzato l’offerta festivaliera, ha potuto vedere anche Sassywood di Antonio Andrisani e Vito Cea (15’ min., 2013), il corto pluripremiato, e la commedia Noi e la Giulia (115’ min., 2015) di Edoardo Leo.

“Un’opera meritoria di divulgazione dell’evento, visti gli sforzi profusi per la promozione del nostro patrimonio culturale all’estero e il palcoscenico di riguardo in cui si è concretizzata”, ci ha scritto il trentenne tursitano Vincenzo Soria. Questi proprio a Lisbona sta conseguendo il Dottorato in preistoria e archeologia, dopo la laurea specialistica in Archeologia classica all’Università del Salento di Lecce, e già autore di parecchi contributi e pubblicazioni anche in portoghese, lingua che conosce a meraviglia. Quasi naturale il suo apporto nella manifestazione.

La doppia sessione dei due incontri festivalieri, infatti, “Basilicata terra di cinema” e “A basilicata – terra de mar, montes e poesia”, è stata pensata anche come un’occasione per avvicinare in termini culturali, letterari e gastronomici il Portogallo e la Basilicata, due territori cosi singolari e distanti anche nell’immaginario. Obiettivo reso possibile, sia pure in termini di suggestione e di testimonianza emblematica, attraverso la visione di opere filmiche e un reading di poesie di autori portoghesi e lucani, tra i quali Albino Pierro.

Il giovane Soria è stato chiamato a declamare i versi della poesia A Ravaten, forse la più famosa lirica di Pierro in dialetto tursitano, “davanti a un pubblico che è sembrato aver compreso appieno il senso tragico dell’esistenza di un grandissimo poeta”, già candidato al Nobel e al quale sono stati dedicati alcuni documentari, mentre è in progetto un film sulla sua vita per la televisione svedese.

Salvatore Verde

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