Un workshop per raccontare il Cinema in Basilicata e parlare dell’affascinante mondo della produzione cinematografica, che si è avvalso di ospiti ed esperti del settore. È stato questo il tema dell’incontro che si è tenuto a Nova Siri, nella nona tappa di Cinemadamare e che ha coinvolto tutti i cidiemmini della Carovana. La Basilicata è da sempre considerata, dai registi di tutto il mondo, il set cinematografico ideale per ambientare pellicole di vario genere. I cineasti ispirati dai suggestivi borghi e dei sorprendenti paesaggi della terra lucana, in cui si alternano territori aspri e dolci colline, ne rimangono da sempre affascinati e decidono di rendere questi luoghi lo sfondo delle loro storie e narrazioni. I giovani arrivati a Nova Siri, hanno avuto modo di lasciarsi ispirare dalla varietà naturalistica e paesaggistica di questa terra, dove a catene montuose si alternano coste dal mare cristallino, avendo già ideato e scritto le loro storie. Si prevede una settimana intensa, con troupes disseminate lungo tutta la cittadina jonica e nei comuni limitrofi, fino alla serata finale di mercoledì 17 agosto.
Il workshop di venerdì si è anche, focalizzato sull’evoluzione della settima arte nel corso degli anni. Se da un lato l’innovazione avanza a passi lunghi, dall’altro la tradizione continua a rimanere un punto fermo, a dimostrazione del fatto che si ha sempre bisogno del passato e delle radici. Non serve guardare troppo indietro nel tempo per assistere a tutti quei fenomeni che hanno provocato una rivoluzione. Di fronte a questi cambiamenti i registi moderni non posso far altro che accettarli ed integrarsi, divenendone parte fondamentale. Nel corso di questi venti anni Cinemadamare ha saputo riconoscere ed interpretare i profondi cambiamenti della settima arte, proponendo una formazione professionale al passo con i tempi, anche attraverso masterclass, workshop, incontri mirati allo studio e all’analisi di performance attoriali, regia, audio, montaggio e sceneggiatura. Il Campus si è sempre avvalso dell’ausilio di professionisti del settore cinematografico in collaborazione con docenti di Università e Scuole di Cinema.
“Buona e lunga vita al festival Cinemadamare, al direttore Franco Rina e al loro legame indissolubile, che segna l’evolversi di una eccellenza lucana, ormai nota a livello nazionale e oltre. La genialità ideativa e organizzativa ha segnato, innovando, l’idea stessa di festival e di cinema, per lunghezza geografica – ha dichiarato Salvatore Verde, giornalista e studioso di cinema – e durata temporale, oltre che per partecipazione attiva di giovani filmmaker da tutto il mondo, i quali realizzano i propri corti in ogni tappa. Formazione e produzione sono fortemente legate al territorio, in un crescendo di maturità espressiva per la costruzione di una memoria cinematografica e anche della storia dello sviluppo della regione”.
Intanto i cidiemmini sono già a lavoro ed armati di videocamera sono pronti ad inscenare i loro short movies. La regista messicana Amai Moreno racconta del difficile e simbiotico rapporto tra un figlio ed una madre, in apparenza forte e coraggiosa che alla fine si lascia guidare dal figlio nell’affrontare le difficili sfide della vita.
La filmmaker argentina Paula Florencia Garces vuole con il suo film celebrare Nova Siri ed i venti anni di attività di Cinemadamare, realizzando un documentario sperimentale di cui svela pochi particolari, creando suspence nello spettatore.
L’amore e la sua difficile definizione è il tema al centro del corto della regista italiana Giovanna De Luca. La protagonista impaurita dai sentimenti che prova, decide di rinunciare al vero amore lasciandosi guidare da emozioni effimere.
Olivia Unruh, regista tedesca, si è focalizzata sul delicato tema della violenza sulle donne, raccontando la storia di uno stalker che perseguita una giovane ragazza, gettando in lei paura e sconforto. Solo in seguito la protagonista riuscirà a trovare il coraggio di denunciare il suo persecutore, consegnandolo nelle mani della giustizia.
Peter Vadocz, da Budapest, veterano di Cinemadamare, vuole raccontare vent’anni di emozioni e ricordi che hanno accompagnato il suo percorso insieme alla Carovana di Cinemadamare. Un tuffo nel passato con uno sguardo rivolto al futuro, dove Nova Siri continuerà ad essere per Peter una location speciale pronta ad ispirare nuove entusiasmanti storie.
Viacheslav Zakharov, proveniente dall’Ucraina, nel suo film evidenzia difficili relazioni e rapporti umani, a testimoniare la complessità della vita e del suo continuo divenire. Il suo corto permetterà agli spettatori riflettere e dare la risposta a tanti difficili interrogativi esistenziali.