Entra nel vivo a Matera la XIV edizione di CinemadaMare. Odierni ospiti Armando Trotta e Frank Vranckx, con il filmmaker lucano Nicolò Montesano. Questa mattina alle ore 11, nella sala convegni Le Monacelle (via del Riscatto, 9), production meeting di presentazione dei nuovi partecipanti alla tappa materana del festival, con gli interventi di: Franco Rina, direttore di CinemadaMare; Giovanni Schiuma, vicesindaco di Matera; Armando Maria Trotta, sceneggiatore e consulente esterno MiBACT-Direzione Generale Cinema, che animerà il successivo workshop di sceneggiatura; Frank Vranck, International Advisor e docente di Film Sperimentali e Analog Media della prestigiosa Luca – School of Arts di Bruxelles, ospite anche in serata e poi protagonista, sabato alle ore 11, del workshop di regia aperta al pubblico e per i giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo.
Dalle ore 21 in piazza Cesare Firrao, proiezioni dei film in concorso per la Main Competition: “Aliens” di Jiajie Yu Yan (Spagna, Fiction, 5.26), “Como yo te amo/As I love you” di Fernando García-Ruiz Rubio (Spagna, Fiction, 22.45), e “Bonastra” di Joan Martín Giménez (Spagna, animazione 5.47). A seguire il filmmaker lucano Nicolò Montesano, con il suo corto “love t.R.I.P.”, e il film della notte “Birdman”, un capolavoro Alejandro Inarritu.
Cinemadamare si è congedato dalla piazza Troisi di Nova Siri con il successo produttivo di ben 24 film brevi. Vincitore “Locked up” di Piotr Zajac (Polonia) e Albert Rudnitsky (Russia), che ha vinto la Weekly Competition (la competizione settimanale che premia il miglior film realizzato in ogni singola tappa del festival). Premiati anche: “Equilibrium” di Tuheena Singh (India) e “Another bicycle thief” di Aco Tenriyagelli (Indonesia); premi speciali a Valerio Legrottaglie (Italia), Miglior attore per il film “Nova Siri” di A. Tenriyagelli, Paolo Torchio (Italia), Miglior suono per il suo film “Still Alive”, e Anais Llacer (Spagna), Miglior editor per il film “Darkness Win”.
In competizione anche: “Confetti” di Joanna Janikowska (Polonia), “String Theory” di Faride Saremi (Iran), “Who took my heart” di Razan Elkhatib (Sudan), “Blood forever” di Anton Kharboush (Bulgaria), “Visible” di Mona Rami e Samuel Wanjohi (Libano/Kenya), “Another bicyle thief” di Aco Tenriyangelli, “I am here” di Juliana Kirova e Veronika Handzhieva,”The smoker – trailer” di Steven Nasr e Manuel Vitali (Libano/Italia), “Internal darkness” di Branislav Bruder (Slovacchia), “Taste of meisner” di Marcus Sedghi (Inghilterra), “Darkness win” di Anais Llacer (Spagna), “Quasi/Almost” di Lorenzo Peccini (Italia), “Pirate pigions are my broken feelings” di Bilyana Kirilova (Bulgaria), “Cornetto e cappuccino” di Sofia Bairrao (Portogallo), “Stay or go?” di Patrick Orlando (Brasile), “Sea woman” di Hilary Packman (Usa), “Abbia pazienza” di Ali Derakhshandieh (Iran), “Io” di Amandine Tondino (Francia), “Locked up” di Piotr Zajac e Albert Rudnitsky (Polonia/Russia), “Downway 6 – Night theatre” di Albert Rudnitsky (Russia) e “Misunderstanding” di Gabriel Khotivari e Beka Chabashvili (Georgia). Ideati e realizzati in tempi ristretti, i corti hanno avuto tutti il plauso del pubblico per la qualità e l’elevato livello tecnico.
Salvatore Verde