TURSI – Pasquale D’Acunzo, un dottorato di ricerca e una vita scolastica sempre al massimo dei voti, è di certo un orgoglio della sua famiglia, con il talento autentico e l’affermazione del valore, ma anche un gratificante emblema tursitano tra gli altri (non moltissimi, ma ce ne sono). La sua storia straordinaria, foriera di ulteriori sviluppi e successi, restituisce un po’ di fiducia e almeno la speranza ai tanti giovani capaci e intelligenti che continuano a credere in un percorso esclusivamente meritocratico, possibile anche in Italia, per evitare la cosiddetta “fuga dei cervelli” all’estero.
Dote, impegno e passione caratterizzano da sempre la vita del giovane D’Acunzo, che, agli inizi di quest’anno (28 anni), ha brillantemente conseguito (“eccellenza con lode” è il giudizio finale) il dottorato di ricerca di “Biologia cellulare e molecolare”, al XXIX Ciclo del corso di Dottorato dell’Università Tor Vergata di Roma, con la tesi “Inducing mitophagy by en optogenetic bimodular system”, rigorosamente in inglese, come tutte le precedenti tesi, sempre concluse con il voto 110 e lode. Altrettanto virtuoso il percorso scolastico e di studi precedenti, annotato puntualmente anche dalla stampa locale nel 2007 (in occasione del diploma di Maturità), 2010 (per la laurea) e nel 2012 (alla laurea specialistica).
Ottimo alunno già alle Scuola Elementare e poi alle Medie, ha studiato al liceo Scientifico “E. Fermi” di Policoro (Matera), nel corso bilingue semi-sperimentale, dove è stato ammesso gli esami di Stato con la media di 9,54, “maturandosi” poi con “cento e lode” (uno dei tremila in tutta Italia, solo due nel comprensorio del Basso Sinni). Dichiarò subito di avere le idee chiare e di voler iscriversi al corso di “Biotecnologie mediche e molecolari”, alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, dove tre anni dopo si è laureato effettivamente in Biotecnologie mediche con il massimo dei voti, relatrice la prof. Paola Viani, dopo un percorso di studi straordinario (compresi tre mesi in Olanda, con Erasmus, per un laboratorio sperimentale) e la tesi dal titolo al “Bcl-2 expression in chondrosarcoma cell lines and ABT-737 as a new therapeutic drug” (“Espressione di Bcl-2 in linee cellulari di condrosarcoma e conseguente uso di un suo inibitore ABT-737, quale nuova strategia terapeutica”).
Per l’ingresso al corso di laurea specialistica in Biotecnologie Mediche Molecolari e Cellulari al San Raffaele di Milano (tra le eccellenze in Europa nel settore), ha superato altrettanto lodevolmente la selezione, classificandosi primo nei tre posti disponibili assegnati agli esterni, sui 50 complessivi. Dunque, la laurea specialistica all’Università Vita – Salute San Raffaele di Milano, facoltà di Medicina e Chirurgia, corso di laurea Magistrale in Biotecnologie mediche, molecolari e cellulari, con la tesi sperimentale intitolata “In Vivo Characterization Of A Cre-dependent Transegenic Reporter Of Axons And Presynaptic Terminals”, relatore il prof. Antonio Malgaroli e correlatore il prof. Giangiacomo Conasalez. Si è poi sviluppata una collaborazione post laurea, in un gruppo di lavoro, con il laboratorio di ricerche dell’Istituto San Raffaele, in un settore altamente innovativo nella ricerca su alcune particolari malattie (SLA, Alzheimer, Parkinson e delle neuropatie periferiche). Attualmente ha ricevuto un contratto al laboratorio sperimentale dell’ospedale Bambin Gesù in Vaticano, per proseguire la ricerca sulle sinapsi, il cui esito sarà a breve pubblicato su rivista specialistica internazionale come relazione scientifica sperimentale.
Non in ultimo, conviene ribadire quanto Pasquale D’Acunzo sia un giovane studioso dal carattere aperto alla curiosità verso il mondo, che sa apprezzare le gioie della vita. “Studiare non vuol dire isolarsi e stare sui libri, ma è crescita e cultura personale, e anche gli amici sono importanti”, dichiarò anni addietro, confermandolo oggi. Acutezza di sguardo, capacità elevate e profondità di affetti lo accomunano alle amate sorelle Antonella e Fausta; dal padre, l’artista Vincenzo D’Acunzo, Pasquale ha ereditato la passione e l’amore per lo studio, la bellezza e per l’arte; dalla madre Rosa, la dolcezza, la quieta forza e la concretezza del senso vero del fare (anche ricerca).
Salvatore Verde