Il computer è donna, ultimo libro della prof. Carla Petrocelli, sarà presentato venerdì 15 novembre, alle ore 11, all’Itset “Manlio Capitolo” di Tursi. L’appuntamento è inserito nel Piano dell’offerta formativa dell’Istituto, nella serie Incontri d’autore. Introdotta dal Dirigente scolastico Leonardo Giordano, l’autrice, che è docente di Storia della rivoluzione digitale nell’Università degli Studi di Bari, illustrerà agli studenti delle classi terze, quarte e quinte l’apporto che la donna ha dato alla contemporanea rivoluzione digitale. Studiosa del pensiero scientifico moderno e del rapporto tra l’uomo e la tecnologia, con profonde implicazioni antropologiche, la Petrocelli racconta nel volume la storia dell’informatica al femminile, tradizionalmente considerata appannaggio degli uomini. Ma ad una analisi attenta, si scopre quasi inaspettatamente che hanno concorso al suo sviluppo numerose figure femminili, da Ada Byron (figlia di George) a Grace Hopper sino a Hedy Lamarr.
La scrittrice ci propone un affascinante excursus nella storia della tecnologia informatica secondo una chiave di lettura non convenzionale, tanto più meritoria poiché ancora nel XXI secolo si fa fatica ad accettare l’idea che la donna, naturalmente madre e moglie, possa trovare il suo completamento al di fuori delle mura domestiche. Se è vero il luogo comune che dietro ad un grande uomo vi sia una grande donna, nei secoli questa ha dato ampia prova di essere capace di autonomia e protagonismo culturale. È sorprendente che siano le donne a riconoscere meriti ad altre donne quando è ben raro che questo tributo venga da parte di studiosi maschi. Secoli di storia non hanno risolto incomprensioni ed attriti tra i due sessi. Sia ben chiaro che non si tratta di dichiarare la superiorità dell’uno sull’altro ma di ritenere fondamentale per il progresso umano la collaborazione di entrambi: non la competizione ma la cooperazione sono i modelli etici da infondere nelle nuove generazioni, al di là di ogni femminismo o machismo che sia.
“Oggigiorno la figura femminile vive un profondo riscatto – commenta il Dirigente Giordano -. Sempre più numerose sono le donne che conseguono risultati eccellenti nella letteratura, nell’arte, nelle scienze, che ricoprono ruoli di primo piano negli ambiti più disparati del sapere grazie alla perseveranza, alla dedizione con cui svolgono il proprio lavoro. Nel mondo della scuola sovente sono le studentesse a conseguire risultati più lusinghieri”.