Nella Giornata del Malato (11 febbraio 2021) il gesto di attenzione della Diocesi di Tursi-Lagonegro a quanti sono provati dal virus che semina paura e sofferenza. La 29ma Giornata Mondiale del Malato, ancora più rilevante in tempo di pandemia, porta alla nostra attenzione l’importanza della cura delle relazioni, come si evince dal tema scelto: “La relazione di fiducia alla base della cura dei malati”. Papa Francesco nel messaggio per la Giornata sottolinea che una “società è tanto più umana quanto più sa prendersi cura dei suoi membri fragili e sofferenti, e sa farlo con efficienza animata da amore fraterno”. Facendo proprio l’invito del Santo Padre, la Diocesi di Tursi-Lagonegro, attraverso l’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute e la Caritas diocesana, ha ritenuto opportuno celebrare la Giornata Mondiale del Malato in maniera singolare, donando una parte dell’arredo per il nuovo reparto Covid-19 dell’Ospedale “San Giovanni Battista” di Chiaromonte, individuato dalla regione Basilicata per l’area sud della Regione.
Mons. Vincenzo Orofino, vescovo, ha ritenuto opportuno collaborare con gli enti preposti attraverso questa modalità, che non solo permette di celebrare la Giornata del Malato, sottolineando in particolare l’incidenza etica, ma allo stesso tempo rende la Chiesa diocesana partecipe fattivamente, al fianco delle istituzioni territoriali, nelle iniziative di contrasto al Covid19 e per la cura dei malati. Giovedì 11 febbraio, memoria della Madonna di Lourdes, alle ore 16.00 presso l’Ospedale di Chiaromonte, il Vescovo alla presenza delle Autorità, del direttore ospedaliero dott. Lamboglia, del direttore generale Asl dott. Bochicchio e dei sacerdoti benedirà e visterà il nuovo reparto. Sarà soprattutto l’occasione per ringraziare coloro che da mesi, negli ospedali si prendono cura dei sofferenti con spirito di servizio e abnegazione. La giornata si concluderà alle ore 17.30 nella Chiesa Parrocchiale, dove il Vescovo insieme ai sacerdoti, nel rispetto delle normative, celebrerà l’Eucarestia ricordando coloro che sono morti a causa del Covid-19, coloro che soffrono, le loro famiglie e tutti coloro che in vario modo e a vario titolo se ne prendono cura. L’auspicio è che in questa Giornata particolare, ogni uomo e ogni cristiano possa prendere consapevolezza che la cura verso coloro che soffrono non può essere opzionale ma necessaria per il perseguimento del bene e la sua realizzazione. L’icona del buon Samaritano, immagine dell’agire di Cristo, possa animare tutti coloro che nelle parrocchie, nelle associazioni, negli ospedali e nelle strutture residenziali si occupano costantemente e amorevolmente dei malati, immagine di Cristo.
Don Giovanni Lo Pinto, Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Tursi-Lagonegro