Nel pieno della rivoluzione digitale, con l’invasione dei social network, luoghi virtuali di incontro e disputa nei quali la crudezza delle immagini e della parola scritta ha l’egemonia, dove la condivisione o il rifiuto di un’idea, di una persona sono espressi tramite, le visualizzazioni, i follower o gli hater, parlare di radio sembra riferirsi ad una forma di comunicazione assai lontana nel tempo. Eppure quanto straordinaria fu questa scoperta tanto contesa agli inizi del XX secolo! Proprio la radio, eletta a strumento didattico originale ed alternativo, è al centro del progetto “La radio a scuola”, avviato in questi giorni da Nicola Pascucci, docente all’ITSET di Tursi che afferma: “L’idea nasce dalla considerazione che per la maggior parte degli studenti le attività di base di leggere e scrivere effettuate secondo metodi tradizionali, risultano poco stimolanti con una scarsa ricaduta sulla loro formazione linguistico-espressiva; promuovere forme di apprendimento più dinamiche che facciano ricorso a supporti multimediali e di laboratorio garantirebbero di certo esiti più positivi”. Al progetto collaborano Grazia Vitelli, insegnante di lettere che mette a disposizione la sua lunga esperienza maturata nel campo dell’insegnamento, qualificate figure professionali del settore come Antonio Rondinone, editore radiofonico e giornalista e Terenzio Burzo regista radiofonico, che nei loro interventi dialogati interagiscono con i ragazzi sulle tecniche basilari della comunicazione radiofonica con riferimenti al public speaking, alla scrittura creativa ed alla corretta dizione delle parole. Nello specifico il progetto vuole creare un magazine quotidiano trasmesso dai locali della scuola che dia voce agli studenti, alla loro capacità di interpretazione, analisi e riflessione sulle vicende della realtà che sta loro intorno. I giornalisti in erba organizzati in una vera e propria redazione giornalistica sono guidati a realizzare commenti, articoli, interviste per un format trasmesso grazie al contributo di emittenti radiofoniche locali quali Radio Laser e City Radio o mediante apposita APP con fruizione spaziale illimitata. In tal modo si vuole ripristinare una comunicazione piena e completa che sia incentrata sul fatto o sull’idea, comunicati con un forte impatto emotivo e partecipazione umana, cosa che solo il timbro della voce con le sue mille intonazioni sa conferire. A testimonianza di quanto innovativo sia questo percorso, giunge notizia dell’avvio il 21 maggio 2018 delle trasmissioni di Radio Network – La voce della scuola, iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per dare la giusta eco alle esperienze di studenti e studentesse in un clima di dialogo e confronto. “La nostra istituzione scolastica pur soffrendo di una oggettiva perifericità geografica – commenta il Dirigente Angelo Castronuovo – rappresenta a pieno titolo quella provincia italiana, culturalmente vivace che partecipa al dibattito nazionale cogliendone, in anticipo come in questo caso, suggestioni e stimoli; ancora una volta offriamo ai ragazzi della nostra Scuola una vera opportunità di formazione e crescita sia culturale che umana”.