Martedì giornata importante per il calcio lucano. In serata, il presidente Piero Rinaldi è stato rieletto alla grande per i prossimi quattro anni alla guida della FIGC di Basilicata. In mattinata, invece, la triste notizia del lutto calcistico a Tursi, la morte in ospedale a Potenza di Antonio Manieri, detto Nino o Ninuccio, per gli amici, ed erano tanti. Un male inesorabile lo ha preso a 68 anni, quando aveva ancora da dare alla società tursitana, essendone un infaticabile dirigente e collaboratore.
Nel commentare su Facebook la triste notizia avevo subito scritto: “Nino Manieri, 68 anni, è stato forse il più grande calciatore locale, sicuramente il più longevo sui campi, dall’adolescenza alla vecchiaia, nel suo essere un maratoneta del ruolo di mediano-mezzala. Il calcio è sempre stato tutto per lui, un amore totalizzante e in perfetta simbiosi con la sua dilagante passione, a suo modo unica, anche contro le leggi della natura e la logica del tempo. Giocare al pallone era la sua felicita, la stessa di oggi al suo ingresso nello stadio della memoria”.
La società Tursi Calcio 2008 gli ha reso omaggio in cattedrale, con la nutrita presenza dei dirigenti e di quasi tutti i giocatori, citiamo il capitano Antonio Chisena, il presidente Paolo Abitante e il mister Aldo Pitrelli. Con loro il commissario di campo Luciano Virgallito. Nel manifesto funebre pubblico della società è stato scritto: “L’Asd Tursi Calcio 2008 annuncia la morte di Antonio detto Nino Manieri e partecipa al dolore che ha colpito la famiglia Manieri -Ferrara, per la grave perdita del loro congiunto. Attuale dirigente della società sportiva tursitana, Nino Manieri è stato tra i più grandi in assoluto della storia calcistica locale, dagli anni Cinquanta del Novecento a oggi, e per decenni un infaticabile sostenitore e promotore del calcio agonistico dilettantistico provinciale regionale. Sempre punto di riferimento e figura tra le massime, Nino ci ha donato un patrimonio di pratica e di esperienza, che ci ha arricchito sul piano tecnico e associativo, e una eredità di dedizione assoluta e di raro amore totale per il gioco del calcio, inteso anche come metafora della vita e di un mondo che scompare con lui. Un bagaglio calcistico che vogliamo e sapremo raccogliere, rinnovare e proporre anche alle nuove generazioni. Di tutto questo e di molto altro gli siamo e saremo sempre grati, onorandone la memoria, mentre lo salutiamo con sconfinato affetto nell’abbraccio dei familiari tutti, ai quali porgiamo le nostre sentite condoglianze. Ciao Nino”.
Prima della tumulazione nel cimitero comunale, il carro funebre con la bara ha fatto un giro nel prato verde dello stadio “Domenico Garofalo”, dove ha poi sostato brevemente.
Proprio per consentire la partecipazione ai funerali, assieme alla folla di amici, è stata rinviata l’odierna partita serale di Coppa Italia con il Ferrandina, che si disputerà al “D. Garofalo”, salvo imprevisti, mercoledì 23.
I commenti alla decima giornata, qui proposti per dovere di cronaca, erano stati fatti prima della notizia luttuosa.
Domenica, dunque, c’era stato il quarto pareggio per il Tursi 2008, il terzo in casa e a reti inviolate. Questa volta è stata davvero una grande prestazione con la capolista Sporting Pignola. Partita intensa e ed emozionante: rigore sbagliato degli ospiti, quattro legni colpiti dai tursitani e altre numerose occasione fallite di pochissimo.
Mister Aldo Pitrelli: “Abbiamo affrontato una buona squadra, organizzata in tutti i reparti, e lo dico per rimarcare la nostra prestazione. Abbiamo giocato con intensità e consapevolezza della nostra forza, ma è mancato il gol a fronte dei quattro legni colpiti e di altre occasioni mancate per un soffio. C’è bisogno di mettere forza nelle gambe e l’allenamento delle prossime settimane sarà importantissimo”.
Il capitano Antonio Chisena: “Partita che non può far altro che renderci fieri di noi stessi. Grande prestazione di carattere contro la capolista, ma soprattutto dieci palle nitide per fare gol dimostrano che, a parte l’imprecisione sotto porta e un po’ di sfortuna, abbiamo poco da rimproverarci. Il campionato è ancora lungo e questa è la strada giusta da seguire”.
Il portiere Angelo Coretti: “Era importante non perdere. Abbiamo disputato un ottima partita. Nel futuro, se siamo quelli visti domenica, non posso che essere fiducioso. Parare il rigore è il mio dovere, così ho dato il mio contributo”.
Niki Manolio: “Abbiamo lottato palla su palla ma é mancata la cattiveria necessaria lì davanti per vincere la partita. Due punti persi”. Michele Libone: “Abbiamo dominato la gara, le occasioni ci sono state e anche la sfortuna sotto porta, colpendo più volte pali e traverse, e Coretti è stato grande”.
Giosafat Marzella: “Credo che il pareggio ci stia molto stretto. Abbiamo dominato la partita ed avuto numerose e limpide occasioni da rete. Esclusa l’azione del rigore abbiamo concesso poco. Ovviamente c’è sempre da migliorare, ma se giochiamo con tale voglia raggiungeremo i nostri obbiettivi”.
Il difensore Nicola Cantalice: “Oggi abbiamo dimostrato il nostro valore, di certo non meritiamo l’attuale posizione in classifica. Ci è mancato solo il gol, perché un palo e tre traverse e le tante occasioni a tu per tu con il portiere avversario, rendono l’idea del nostro dominio”.
Il dirigente Giuseppe Pitrelli: “Gara ostica, ma solo i legni ci hanno impedito la vittoria, Violante ha polverizzato almeno due chiare occasioni e nel finale Selvaggi di testa è di poco a lato. Certo ho visto i ragazzi ben messi in campo con la giusta grinta e mentalità , forse abbiamo peccato un po’ a centrocampo pur con un Marzella in gran spolvero”.
Salvatore Verde