Nicola Carella, atleta policorese di muay thai, ha conquistato la Cintura del Patong Boxing Stadium di Phuket in Thailandia, lunedì 19 agosto, battendo per ko al terzo round l’atleta locale Lomhuang, della prestigiosa Scuola Thailandese Patong muay thai. Una prova sulle righe quella di Carella, coach dell’Asd Black Corner Muay Thai di Policoro, al suo terzo match in Thailandia, chiamato ad una vera e propria impresa contro un avversario con 130 incontri in carriera. Stadio da brividi, atmosfera caldissima per il main event tra Carella e Lomhuang.
Lotta subito dura, nel primo round Lomhuang assesta diversi calci devastanti parati da Carella, che pagava un po’ l’emozione e la diversa esperienza con l’avversario. Nella seconda ripresa la svolta, l’italiano centra il thailandese con un potente gancio sinistro e lo manda al tappeto. Lo scontro si fa incandescente, entrambi cercano il colpo del ko e proprio prima della campana ancora Carella mette a segno un potente uno due di braccia che stordisce l’avversario. Il terzo round inizia con l’atleta locale che prova ad entrare con potenti ginocchiate, ma è ancora Carella che fa valere la sua boxe e mette definitivamente al tappeto il forte avversario. Match vinto e titolo in Italia.
Per la prima volta un lucano conquista il titolo di uno dei più importanti e prestigiosi stadi di Muay Thai in Thailandia. Grande l’euforia del policorese Carella a fine match, visibilmente emozionato ha dichiarato: “È un sogno, sapevo di avere poche possibilità di conquistare il titolo contro questo avversario. Quando me lo hanno proposto la testa diceva di lasciar perdere, il cuore di accettare. Ha vinto il cuore. Ho portato a casa questa cintura ed emozioni che non dimenticherò mai. È stato un match duro. Lui molto esperto, pensava forse di concludere facilmente, ma poi ho fatto quello per cui mi sono allenato tanto ed è andata bene. Dedico questa vittoria a mia moglie che mi è stata sempre vicino e ha sofferto e tifato qui in tribuna, alla mia famiglia e a mio zio Giando, che ho perso un mese fa, oltre che ai miei ragazzi del Black Corner. Si, è vero, con sacrificio e costanza anche i sogni possono avverarsi”.
Salvatore Verde
