“Ricordando Albino Pierro a 20 anni dalla sua scomparsa” è stato un appuntamento per omaggiare la memoria del Vate Tursitano (Tursi, 19 novembre 1916 – Roma, 23 marzo 1995), per ripercorrere il suo itinerario umano e poetico, attraverso alcune testimonianze, e per una rimpatriata degli estimatori nel paese natale.
La cerimonia si è svolta lunedì sera, nella sala convegni della parrocchia Cattedrale, ed è sta preceduta dalla deposizione di una corona sulla tomba nel cimitero di Tursi, dove il poeta è sepolto nella cappella della famiglia, seguita dalla messa di suffragio nella cattedrale dell’Annunziata, celebrata da mons. Francescantonio Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro.
In avvio, un documentario del giornalista e cittadino onorario di Tursi Rocco Brancati, che poi ha presentato e intervistato gli ospiti. Il video di 29 minuti, frutto delle sue personali riprese effettuate in oltre venti anni di lavoro, contiene immagini inedite anche del poeta che declama i suoi versi e tante interviste a studiosi e amici. Il contenuto palesa le potenzialità dell’eredità culturale del poeta, più volte accreditato come candidato al premio Nobel alla fine degli anni Ottanta del Novecento.
Un precipuo lavoro di promozione che si deve al lontano parente del poeta Francesco Ottomano, anche consigliere comunale e presidente della Pro Loco, oltre che presidente del Parco letterario “Albino Pierro” e del Centro studi “Albino Pierro”. Enti promotori dell’iniziativa assieme al Comune di Tursi e alla Parrocchia Cattedrale.
Sono intervenuti il sindaco Giuseppe Labriola, Luigi De Lorenzo, sindaco di Aliano e vice presidente del Parco letterario Pierro, Antonio Colaiacovo, presidente del Parco letterario Carlo Levi, i professori Franco Vitelli e Giorgio D’Elia, e i tursitani Antonio Rondinelli, Mario Bruno (in video) e Mario Pino Mormando, che ha declamato la poesia “U’Mamone”.
È impressione che occorra dare vita a una nuova e diversa gestione della politica culturale pierriana, più di sostanza, più lungimirante e anche meno elitaria e personalistica.
Salvatore Verde