Una carovana di 600 ragazzi provenienti dalle parrocchie di Tursi-Lagonegro si è radunata a Senise per vivere una vera e propria giornata di festa all’inizio dell’anno oratoriano e catechistico. Al terzo anno, l’appuntamento della Festa diocesana del Ciao (proposta innanzitutto rivolta ai ragazzi dell’ACR) è diventata il momento di avvio del cammino degli oratori che in tante comunità della Diocesi diventano sempre più proposta ordinaria ed efficace a livello di pastorale dei ragazzi e dei giovani, capace di dialogare con le famiglie e di offrire proposte concrete a livello educativo.
Felici gli organizzatori: Carmela Luglio, presidente diocesana di Azione Cattolica, Anna Maria Lofrano, responsabile diocesana dell’ACR, e l’assistente di ACR e responsabile della Commissione degli oratori don Luigi Tuzio. Che afferma: “I tanti ragazzi hanno accolto l’invito del Vescovo, mons. Vincenzo Orofino, a ricercare la compagnia cristiana come occasione per sfuggire all’isolamento. La manifestazione è stata la prima concretizzazione di un progetto ampio che pone al centro della pastorale l’esperienza oratoriana e di conseguenza i giovani. È di recente pubblicazione il sussidio «Maestro, Tu dacci il la» che indica il cammino da seguire per mettere in campo una pastorale armonica”. Il Vescovo, nel documento sulla proposta dell’oratorio, pubblicato e distribuito nei giorni scorsi, si rivolge ai giovani e ai ragazzi dicendo: “Dio vi cerca, vi ama, vuole stare con voi. Lasciatevi cercare da Dio, lasciatevi amare e abbracciare da Lui: sarete tutti più liberi e felici. Lasciatevi guidare dalla proposta che il Signore vi fa attraverso me e i sacerdoti. Non abbiate paura di fidarvi e di affidarvi. Anche con la proposta dell’oratorio vogliamo essere segno di speranza anche per le nostre piccole comunità. E voi ragazzi e giovani siete già adesso e sarete sempre più protagonisti della crescita dei nostri paesi”. Prossimo appuntamento domenica 20 ottobre, per la Giornata di inizio anno scolastico, rivolta ai giovani delle scuole di Primo e Secondo Grado, convocati dal Vescovo Orofino al santuario di San Francesco di Paola (CS), per accogliere anche la testimonianza su Filippo Gagliardi che in oratorio “si è giocato” tutta la sua vita.