TURSI – Nel tempo attuale della storia dell’umanità, segnato da uno straordinario evento pandemico, tutte le istituzioni sociali, sia laiche che religiose, si confrontano con la realtà imprevista e modificano necessariamente il proprio modo di operare, al centro come nell’estrema periferia, per mantenere la vitale coerenza con i propri fini. Tra le immagini simbolo, certo resterà per sempre l’immagine di Papa Francesco nella solitudine di una piazza San Pietro vuota, ma debordante di significati religiosi e spirituali, quasi una icona a suo modo epocale, fissata nell’immaginario collettivo mondiale, non soltanto dei cristiani, e amplificata dai mezzi di comunicazione di massa. Un messaggio salvifico di rinnovata ispirazione, di impegno pur nella precarietà e di capacità (auto)riflessiva, che anima la speranza e chiama tutti a dare il meglio di se stessi.
In tal senso, la Chiesa locale, della diocesi di Tursi-Lagonegro, prosegue l’azione pastorale e nel suo cammino di vicinanza ai fedeli, attraverso gli strumenti predominanti oggi disponibili, la rete internet. E anche in questa Seconda domenica di Pasqua (detta della Divina Misericordia), il vescovo della diocesi, mons. Vincenzo Orofino, sarà in diretta alle ore 11 dalla Cattedrale di Tursi per presiedere la messa in diretta streaming. La Curia Vescovile di Tursi-Lagonegro comunica che è possibile fruire del collegamento dalle ore 10.45, dalla pagina del sito internet della Diocesi dedicata (https://www.diocesitursi.it/ii-domenica-di-pasqua-santa-messa-presieduta-dal-vescovo-orofino-in-diretta-dalla-cattedrale-di-tursi/)
oppure tramite:
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Da questa domenica – e per tutto il tempo pasquale – la liturgia della Parola orienta la nostra riflessione verso un’unica realtà: la Chiesa, comunità dei credenti, nata dalla Pasqua di Cristo (cf Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 5). In modo molto concreto, le singole domeniche mettono in rilievo aspetti diversi della vita dei cristiani, come testimonianza del Signore risorto. La primitiva comunità apostolica di Gerusalemme deve rispecchiarsi nelle nostre comunità, nelle nostre assemblee domenicali. Ciascuna di esse è continuamente ricreata e si costruisce grazie alla presenza del Risorto e in forza dei suoi doni pasquali (lo Spirito, i sacramenti, la pace, la gioia); ciascuna è chiamata ad essere nel mondo segno e annuncio permanente della Pasqua del Signore, del suo invito alla pace e alla riconciliazione.
Ma questa domenica coincide anche con la storica “Discesa della Madonna di Anglona a Tursi”, trasportata dal santuario alla Cattedrale diocesana, dove resterà fino al 17 maggio, accompagnata dal parroco Don Mimmo con don Gino e idealmente dall’intera comunità. L’arrivo della statua nell’abitato tursitano è previsto alle ore 18. Il carro muoverà dalla Zona 167, passerà dal rione Santi Quaranta, poi in via Roma, quindi nel rione Piana e in Viale Sant’Anna. Arrivo previsto in Cattedrale alle 19,30.
Salvatore Verde