Un convegno e una serie di iniziative per promuovere Tursi. Lunedì 1° maggio, ore 10, nell’ex municipio del centro storico

Cultura
Campanile dell’ex convento di San Francesco (Foto Scattino)

TURSI – Riflettori su «La storia tra le pietre: dal convento di San Francesco alla Rabatana. I segni multiculturali nella Terra del ricordo», in programma lunedì primo maggio nel centro storico di Tursi, nell’ex municipio (via P. Giannone), patrocinata da Comune, Fondazione La Rabatana e Provincia di Matera. Per gli organizzatori e la comunità una giornata di riflessione sul ricco patrimonio storico, artistico,  culturale e ambientale tursitano, utile a sviluppare strategie anche economiche e turistiche attraverso una sistematica e integrata valorizzazione delle risorse.

Il completamento delle fasi di recupero dei siti (proprio del borgo della Rabatana e l’ex convento di San Francesco, su tutti), con la individuazione di adeguate destinazioni di utilizzo, che ne impediscano degrado, ibridazioni e depauperamento (finora ambivalente l’intervento sia dei privati che della parte pubblica), sono da tempo al centro di idee, proposte e progetti tuttora in elaborazione, anche di valenza nazionale e parlamentare. Si pensi a quello territoriale del Parco della Magna Grecia e, a livello più comprensoriale, sul rilancio dell’antico rione arabo-saraceno (IX-X sec.) e del monastero francescano dei “Zoccolanti” (XV sec.?), sul quale si stanno attivando alcuni parlamentari lucani e in particolare Cosimo Latronico, in modo convinto e lungimirante.

Se El Edrisi, il maggiore geografo al tempo di Ruggiero II, definì queste zone “Terre del silenzio” (sec. XII), “Terre del ricordo” furono per il grande tursitano Albino Pierro (1916-1995) e la sua poesia. E Tursi, sede della millenaria Diocesi (oggi di Tursi-Lagonegro, nel passato di Anglona), deve certo sa sua notorietà anche al Vate Tursitano, assieme alla caratteristica Rabatana e alla produzione di arance importate dagli arabi (sec. IX-X). Tutto questo e altro ancora sostanziano una sfida attualizzata e che perdura da anni per le amministrazioni comunali che si sono avvicendate, con l’intento di promuovere una “industria del turismo culturale”.

L’appuntamento vuole supportare con esperti i percorsi di ricerca, formazione e cultura, su aspetti storico-scientifici e tecnici relativi anche alle emergenze culturali e ai possibili percorsi legislativi, per favorire il recupero dei monumenti e coinvolgere anche gli operatori dei settori interessati. In tal senso, opportuna la mostra fotografica dell’artista lucano Rocco Scattino, interamente dedicata al convento dell’Ordine dei frati Minori osservanti, parzialmente restaurato, compreso alcuni affreschi staccati dalla Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Basilicata.

Salvatore Verde

TURSI – Il programma della giornata. Alle ore 10, il convegno sul patrimonio culturale di Tursi “Convento di San Francesco d’Assisi: recupero e destinazione d’uso”, e sul piano nazionale strategico del turismo. Dopo i saluti del sindaco Cosma, gli interventi: ing. Antonello De Santis (Rete Turismo Italia Jonica), Francesco Garofalo (presidente sezione Turismo Confindustria), Francesco Ramundo (presidente Giovani Confapi), prof. Gabriele Scarcia (storico dell’arte), Carmen Olivieri (Novass Onlus). Moderatore Donato Mastrangelo, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, e conclusioni dell’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia). A seguire la visita alla mostra fotografica sul convento di Rocco Scattino e al complesso dell’ex oratorio di San Filippo Neri;  quindi, la proiezione del cortometraggio «Islana» di Patrizio Garofano, la declamazione di poesie in dialetto tursitano di Paolo Popia e la presentazione della silloge poetica “Alveare d’arenaria” di Ione Garriamone. In serata,  alle 18,  lo spettacolo Daniela Ippolito ed Eva Immediato “Lo cunto de le genti. Uomini, fede e ricerca della felicità».

s.v.

Locandina della manifestazione

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